La legge dà ragione al perverso

corte cassazione

di Alessandra D'Alesso (Psicologo clinico)

La Corte di Cassazione ha eliminato gli effetti penali della condanna per atti osceni in luogo pubblico. Tale decisione ha un valore simbolico molto forte al di là del fatto che siano comunque previste delle multe onerose.
Ma se il perverso che nei suoi atti osceni sfida la legge nel tentativo di svilirla e di dimostrare che l’unica legge possibile è quella della pulsione sessuale, perché l’autorità sceglie di assecondarlo? È un fatto nuovo e pieno di spunti di riflessione. Questo “allentamento” sulla regola è figlio di un permissivismo dilagante, al quale stiamo assistendo a tutti i livelli: famiglia, scuola, istituzioni.
La legge regola e dunque disangoscia l’essere umano: dove non c’è legge c’è angoscia. Come dice J. Lacan senza Legge non vi sarebbe possibilità per alcun patto sociale: essa assurge a garante dell’ordine simbolico-politico.
Il divieto,
inoltre, introduce il soggetto nel campo del desiderio, non si può desiderare se non attraverso una mancanza. Allora come si fa a non promuovere una riflessione su questa sentenza che di per sé agisce su quegli argini simbolici necessari alla società.
Il perverso non tenta di trasgredire la legge, ma sfida la legge per affermare la propria pulsione sregolata ed imporla agli altri. Egli vede nella legge l’ostacolo al proprio godimento più sfrenato e senza limiti;  da oggi la legge gli dà un pò ragione, e questo non è un dato confortante.
La sessaulità umana, a differenza di quella animale, è molto articolata e complicata; nella sfera sessuale il soggetto mette in gioco i propri fantasmi, le proprie questioni ed i propri sintomi. Questa sentenza si inserisce in un contesto più ampio e culturale che vede, sbagliando, nel permissivismo una nuova forma di regolazione umana. Il rischio di una evoluzione più ampia di tale tendenza è il vuoto di desiderio: cosa si può desiderare dal momento che il desiderio nasce dalla mancanza, se tutto diventa possibile? Come faranno in questo scenario il loro ingresso nella sessualità le nuove generazioni di adolescenti?

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